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#fundraising per la #politica n°105 : 2 per 1000, questo sconosciuto

Da poco sono stati pubblicati i dati sulla raccolta del 2 per 1000 da parte dei partiti politici. Il quadro non è assolutamente incoraggiante. Un dato ancora negativo: solo il 2,38% dei contribuenti ha deciso di affidare ad un partito politico il proprio 2×1000. L’unico risultato degno di nota è quello del Partito Democratico.

L’allontanamento degli italiani dalla politica è un dato non emerge soltanto nelle urne elettorali. Solo il 2,38% dei contribuenti, pari a 971mila italiani, ha messo nel 2016 una crocetta nella propria dichiarazione dei redditi 2015 per destinare il 2 per mille della propria Irpef ad un partito. La percentuale rispetto al già misero 2,72% del 2015, quando le firme erano state 1,1 milioni, è diminuita.

A dominare la classifica è il Partito Democratico, che è stato scelto dal 50% di coloro che hanno destinato il 2×1000 ai partiti. Secondo i dati ufficiali sono 491mila persone, ovvero l’1,21% dei contribuenti, ad aver indicato i Democratici nella propria dichiarazione. Il 2 per mille al partito ammonta a poco più di 6 milioni e 400mila euro.

Segue la Lega Nord stata scelta da 129.401 cittadini (0,32% sul totale dei contribuenti italiani), con 1 milione e 400mila euro erogati, poi Sinistra Ecologia e Libertà il 2% erogato è di 838 mila euro, Fratelli d’Italia (51.068, per 569mila euro), e Forza Italia (46.695).

Chiudono la classifica con poche molliche: Rifondazione Comunista, Nuovo Centrodestra, Centro Democratico e Verdi. Va ricordato che Il Movimento 5 Stelle non è presente perché è un movimento e non un partito.

La maggior parte dei partiti hanno improvvisato campagne di raccolta senza testa né coda. Senza nessuna programmazione, con pochissimi investimenti. Hanno fatto raccolta di monetine invece di fare fundraising. Hanno visto calare di oltre 2 milioni i proventi raccolti dai cittadini e continueranno a perdere soldi se non cambieranno registro.

“Problema loro” penseranno in molti, no. Problema nostro perché il finanziamento dei partiti è fondamentale per la vita democratica del Paese.

 

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