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LETTERA APERTA ALLE AUTORITA’ DI GOVERNO

Riporto, dal blog di Beppe Cacopardo, la lettera aperta indirizzata alle Autorità di Governo riguardo la situazione “tariffe postali”.

29 ottobre 2010

Le sottoscritte organizzazioni non profit esprimono la propria più viva preoccupazione per le incognite che continuano a gravare sulla normativa relativa alle tariffe postali per il settore, e per la conseguente impossibilità di programmare le proprie attività nell’immediato, per i prossimi mesi, e a più lunga scadenza, per i prossimi anni.

Come vi è noto, nello scorso mese di marzo un decreto ha repentinamente eliminato – dopo oltre un quindicennio – le tariffe postali agevolate che consentivano alle nostre organizzazioni di raggiungere con proprie comunicazioni di sensibilizzazione e raccolta fondi i donatori attuali e potenziali. Abbiamo per conseguenza attraversato un lungo periodo di incertezza, che è sembrato concludersi nel mese di maggio, con l’approvazione del decreto incentivi e lo stanziamento di una cifra di 30 milioni che avrebbe consentito di contenere gli aumenti tariffari per il nostro settore.

Ci saremmo aspettati che seguissero in tempi rapidi le necessarie firme sul decreto attuativo,  ma dopo una serie di rinvii, ancora oggi, dopo quasi sei mesi, siamo in attesa della firma definitiva del Ministro dell’Economia. Ci risulta che la firma arriverà solo dopo che gli uffici tecnici del Ministero avranno accertato l’entità delle entrate derivanti dal contenzioso tributario (DL 40/2010) il cui termine è fissato per il 29 ottobre 2010: non è difficile prevedere che, se pure la firma arriverà (e a questo punto ci sentiamo autorizzati a dubitarne), si tratterà di una firma quasi completamente inutile, per un provvedimento che durerà circa un mese, dal momento che in ogni caso scade a fine anno.

Dopo molti mesi di attesa (e di sostanziale fermo delle spedizioni con danni ingentissimi per la nostra attività di sensibilizzazione e raccolta fondi) abbiamo cercato di concordare con Poste Italiane una tariffa “tampone”, che è comunque pari a circa cinque volte la tariffa cui eravamo soggetti fino al 31 marzo; ma anche questa tariffa scade comunque nel prossimo mese di dicembre.

Nel frattempo leggiamo che grazie alla mediazione dei responsabili politici, il mondo dell’editoria profit è pervenuto a un accordo con Poste Italiane che prevede aumenti assai più contenuti e scaglionati fino al 2012 rispetto a quelli cui siamo attualmente soggetti. Ci sembra allora che sia tempo che la politica si occupi seriamente e definitivamente anche del settore non profit.

Per questo indirizziamo questa lettera aperta al presidente del Consiglio, On. Berlusconi, al Ministro del Tesoro On. Tremonti, al ministro dello Sviluppo Economico on. Romani, al sottosegretario con delega all’editoria, onorevole Bonaiuti, a chiunque altro abbia un ruolo in una decisione che non può ulteriormente tardare: il ripristino di una tariffa postale ragionevole e concordata per il non profit, che valga per la parte finale di quest’anno e soprattutto per gli anni a venire.

I rincari tariffari cui siamo stati assoggettati (in una prima fase pari al 500% e oggi – per chi ha stipulato la  convenzione con Poste Italiane – comunque pari a circa il 300%), sono già complessivamente costati milioni di euro al mondo del non profit e hanno già determinato e continueranno a determinare una drastica riduzione delle attività di comunicazione e raccolta fondi che fatalmente si ripercuoterà sulle attività future delle nostre organizzazioni.

La sola alternativa possibile, per chi ha scelto di non ridimensionare i volumi spediti, è stata una radicale sottrazione di risorse in passato destinate ai progetti e alle finalità sociali delle nostre organizzazioni e ora dirottate sugli investimenti di comunicazione e raccolta fondi, peraltro necessari ai fini dell’autofinanziamento e della sostenibilità dei progetti stessi.

Altrettanto grave per le nostre prospettive è lo stato di incertezza che pesa sul 2011: l’unica cosa che sappiamo con certezza è che dal primo gennaio non saranno più in vigore né il decreto incentivi (sempre che entri prima o poi effettivamente in vigore) né le agevolazioni sperimentalmente concesse da Poste Italiane.

Sollecitiamo pertanto un confronto urgente: chiediamo in particolare all’onorevole Bonaiuti l’immediata convocazione di un tavolo di discussione per definire tempestivamente l’evoluzione delle tariffe postali per il settore non profit per gli anni 2011 e seguenti.

Confidiamo in una sollecita azione sui temi qui sollevati e inviamo i nostri migliori saluti.

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Per aderire e sottoscrivere, basta inviare un’email a beppe.cacopardo@gmail.com

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