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Fundraising e politica 28: a che punto siamo?

Laura Nannelli, dell’Università Roma Tre, mi ha fatto alcune domande a proposito della raccolta fondi professionale a sostegno della Politica.

Quali sono i fenomeni e le tendenze del fundraising politico oggi in Italia?

In Italia, il fundraising per la politica potrebbe avere enormi potenzialità ma non si è capito, o non lo vuol capire, che il fundraising non è assolutamente solo raccolta di fondi, ma molto altro. Se un donatore ti sostiene con il suo denaro, molto probabilmente, ti voterà anche. Il fundraising è il termometro della partecipazione del singolo alla vita di un partito o movimento politico. Dalle richieste di consulenza che mi arrivano, ho notato però che oggi la situazione è completamente diversa rispetto allo scorso anno. C’è maggior interesse e qualche apertura.

Tra i principali partiti politici, chi ha sfruttato le potenzialità del fundraising in occasione delle ultime elezioni?

Quasi nessuno. Il lavoro migliore, almeno a livello nazionale, è stato fatto dal Partito Democratico. Altri hanno tentato di “raccogliere solo monete” e non ci sono nemmeno ben riusciti.

Esiste una formazione per il fundraiser politico in Italia? Quali sono le principali differenze con gli Usa?

In Italia non esiste formazione specifica. Siamo in due o forse tre a parlarne. Io ho deciso di investire in ricerca comparativa e sono andato negli Stati Uniti per capire come lavorano. Negli USA la donazione è vista come partecipazione.

Qual è la principale differenza tra raccogliere fondi e fare fundraising in politica? Chi raccoglie fondi e chi utilizza invece le tecniche del fundraising?

Chi raccoglie soltanto denaro non conosce i principi e le tecniche di fundraising e di people raising. Il fundraising è molto altro. Per esempio, nell’ottica del fundraising, un donatore da occasionale deve diventare regolare, altrimenti la donazione è quasi inutile. Senza le tecniche di fundraising, questo non potrà mai accadere.

Quali sono le principali tecniche del fundrasing che possono essere applicate a quello politico? E quali invece non possono essere utilizzate?

A mio avviso tutte. Poi bisogna distinguere caso per caso. Si possono raccogliere fondi per il partito, per un candidato, per un circolo, una sezione, per un progetto di partito..ecc. Le tecniche vanno adattate ad ogni singolo caso.

L’uso delle nuove tecnologie è una condizione essenziale per il successo del fundraising politico?

Il web, oggi, è davvero importante. Ma non solo. Ci sono nuovi metodi di pagamento che possono essere utilizzati per raccogliere donazioni e innovativi sistemi per diffondere appelli alla donazione. Comunque, a mio avviso, se utilizzato bene, il banchetto in piazza è sempre efficace perché non deve mancare mai il contatto tra richiedente e donatore.

La legge italiana quanto influisce sul fundraising politico? Come si muoveranno i partiti secondo te nei prossimi anni?

Non credo che sia auspicabile l’abolizione del finanziamento ai partiti, almeno non al 100%. E’ troppo pericoloso. Bisognerà andare per gradi. Magari si potrebbe utilizzare l’8 per mille dividendolo in 3 parti. 4  per mille alle confessioni religiose, 2 per mille ai progetti sociali dei singoli Comuni e 2 per mille ai partiti o movimenti politici. Eviterei di toccare il 5 per mille, perché il Nonprofit è già abbastanza bistrattato dallo Stato.

Ci sono delle leggi che limitano la politica a fare fundraising?

No, ma potrebbero essere migliorate aumentando il tetto per la deducibilità.

Quali lezioni si possono trarre dalla campagna di Obama?

Che nel fundraising nulla è lasciato al caso e che la comunicazione è alla base di una buona strategia di fundraising.

Quali sono le nuove sfide per il futuro in Italia?

Convincere la politica che il fundraising non è solo raccogliere fondi ma creare partecipazione.

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