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Fundraising per i musei: Versailles è molto molto lontana dall’Italia

imagesCAL11YE6Catherine Pegard è la presidente dell’organizzazione che gestisce il complesso dei palazzi della Reggia di Versailles. Ha rilasciato un’intervista a Paris Worldwide che qui riassumo.

Versailles nel 2013 ha avuto 7 milioni e mezzo di visitatori. Annualmente, le donazioni coprono in media, il 15-20% delle entrate (….ma stiamo parlando di Versailles dirà qualcuno…) che arrivano alla cifra di 15 milioni di euro. E’ possibile diventare “sostenitore” con appena mille euro adottando una statua, un albero o anche un tavolo. Scandaloso.

Ogni anno, come in tutti i parchi giochi che si rispettino, vengono aperte nuove aree di visita. Il concetto di base è semplice: il visitatore o lo sponsor devono essere invogliati a tornare nuovamente perchè il cliente va fidelizzato (….ma stiamo parlando di Versailles dirà qualcuno…).

Versailles si fa pubblicità in giro per la Francia e nel mondo. Fanno una cosa strana: investono in comunicazione.

Hanno un nuovo biglietto di ingresso, paghi per il primo giorno e il secondo entri gratis: come a Gardaland!

A Versailles hanno deciso di non fermarsi a mostrare l’”antico” ma hanno aperto all’arte contemporanea. La Pegard sostiene che nessuno si sia scandalizzato e che la cosa funzioni bene (….ma stiamo parlando di Versailles dirà qualcuno…).

Infine, oltre alle classiche app per il telefonino, sono passati alla creazione di un sito web in 3D..e alla vendita dei biglietti quasi esclusivamente online. Appena il 60% dei loro introiti arrivano dalla vendita dei biglietti, il resto lo mettono gli sponsor e qualcosina lo Stato. Proprio come da noi in Italia.

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