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Profit e Nonprofit: stesse regole? stessi consigli?

imagesCAHTRBHWIl Corriere della Sera online ha pubblicato un articolo contenente le cinque regole di Masaaki Imai, economista giapponese, che possono rivelarsi utili per aumentare la produttività in azienda. Personalmente credo che mutuare (con tutte le necessarie cautele) sistemi di gestione dal mondo profit a quello nonprofit, possa essere molto utile.
Al mondo ci sono troppi che insegnano come cambiare ma troppo pochi che sanno come fare” commenta Imai, “esistono numerosi maestri che possiedono la conoscenza ma che se poi sono mandati nel reparto di un’azienda non sanno come risolvere i problemi: solo chi ha fatto sa come si fa”.

L’economista propone un metodo: il kaizen che si fonda su cinque regole:
Regola 1: non soluzioni copia e incolla
L’errore più comune è quello di attendersi una ricetta da applicare rapidamente, in grado di produrre risultati immediati. Serve tempo per un mutamento efficace
Regola 2: partire dalla dirigenza
Imprenditori, amministratori delegati, direttori generali devono non solo partecipare, ma essere promotori di un percorso di riorganizzazione orientata al miglioramento continuo…e parlando di fundraising, mi viene in mente il ruolo centrale che hanno i Consigli Direttivi….quanti Presidenti delegano? quanti davvero si impegnano nel fundraising? Quanti non sono accentratori?
Regola 3: dare responsabilità alla base
Resta fondamentale il coinvolgimento dei lavoratori a tutti i livelli aziendali. E qui mi viene in mente il concetto di “delega” necessario a chi vuole gestire organizzazioni complesse come le ONP nelle quali non ci sono solo “stipendiati”, ma spesso tanti volontari legati solo da obbligazioni “morali”
Regola 4: tenere in considerazione le dimensioni tipiche delle piccole e medie imprese
Fare kaizen non significa trasferire modelli provenienti dalle grandi imprese e adattarli alle piccole e medie imprese. Significa invece riconoscere i punti di forza che caratterizzano un’impresa media o piccola e trasformarli in una leva per la crescita. Le piccole organizzazioni nonprofit spesso hanno spesso vantaggi che le grandi non hanno…eppure non riescono a sfruttarli
Regola 5: meno ristrutturazione finanziaria, più riorganizzazione operativa
Ogni volta che la situazione diventa critica, la maggior parte delle aziende sceglie una ristrutturazione finanziaria, mentre la riorganizzazione operativa è molto più importante. Non serve tagliare…quando la situazione è nera, bisogna avere il coraggio di investire.
Purtroppo in Italia, la parola “investimento” spaventa la maggior parte delle organizzazioni di volontariato.

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