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#Fundraising per la politica n°71: si riparte con la Ricerca

mappamondoAl Centro Studi sul Nonprofit è iniziato il lavoro per la stesura della prossima edizione della “ricerca comparativa sul fundraising per la politica: Italia, Stati Uniti d’America e Regno Unito”. Questa sarà la terza edizione dopo quelle del 2010 e del 2013. Il lavoro comprenderà anche il monitoraggio delle tecniche di fundraising utilizzate per raccogliere fondi in vista delle prossime elezioni Regionali di maggio.
Questa volta la ricerca avrà un respiro molto più ampio, perché vogliamo arrivare ad avere un quadro sinottico del fundraising per la politica utilizzato nel resto del mondo. Vogliamo cercare di capire quali sono le scelte politiche alla base delle diverse normative in materia di fundraising e people raising per la politica.
Grazie all’aiuto di alcuni colleghi stranieri, il materiale comincia ad arrivare. E’ stato interessante scoprire che nel 60% dei Paesi è vietato sostenere con donazioni i partiti politici: Albania, Argentina, Belgio…e altri; nel 20% dei Paesi invece è vietato, per le corporazioni, sostenere i partiti, mente nel 27% Paesi è vietato, alle aziende che abbiano contratti con la P.A., sostenere i partiti e movimenti politici (Argentina, Estonia, Francia…).
E’ stato interessante scoprire che nel 60% degli Stati sono permesse le donazioni anonime: Svizzera, San Marino, Perù, Norvegia e molti altri…
Negli Stati Uniti sono vietate le donazioni in contanti superiori ai 100 dollari ed anche le donazioni in nome di terzi. Nella Federazione Russa non è possibile, per alcune categorie, sostenere la politica: organizzazioni di volontariato, organizzazioni religiose, organizzazioni militari, organizzazioni statali e internazionali.
Se in Italia prendessimo il meglio delle esperienze altrui, potremo avere un sistema di finanziamento privato a prova di imbrogli.

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