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#fundraising per il patrimonio culturale: l’Inestimabile valore

 

Un anno fa, Gabriele Granato mi propose di “raccontare” il mio lavoro sul fundraising per il patrimonio culturale e di far confluire il racconto in un libro.

Riassumere dieci anni di ricerche comparative, di esperienze, di successi e di insuccessi non è stato facile. Però, da qualche giorno è in libreria “L’inestimabile valore: marketing e fundraising per il patrimonio culturale“, edito da Rubbettino.

Il libro inizia con la bella presentazione del prof. Mario Giancaspro, persona che di libri se ne intende per aver diretto prestigiose biblioteche nazionali, per essere uno scrittore e per sapere leggere anche pagine bianche.

Cito un suo pezzo “…chi ha lavorato nel settore dei beni culturali, sa bene che l’accrescimento del patrimonio delle biblioteche, dei musei, delle gallerie e la tutela e la conservazione di siti archeologici e di beni paesaggistici e demo-etno-antropologici, sono stati in passato agevolati dal mecenatismo e dalla generosità di donatori. Ora non è più tempo, per chi gestisce il nostro patrimonio, di attendere, quando arriva, l’azione del benefattore.”

Con Gabriele Granato e l’aiuto di colleghi di alto profilo, abbiamo raccontato come e quanto il patrimonio culturale italiano può diventare risorsa economica inesauribile. Il nostro Paese ha nella “Cultura” un tesoro dal valore incalcolabile. Una grande industria, spesso a cielo aperto. Una grande cassaforte, piena di gioielli che hanno oltre 2.000 anni di storia.

Perché nessuno si muove? Il problema è che spesso siamo miopi e non ci rendiamo conto che chi ha meno di noi (nel libro raccontiamo esperienze e casi di studio di molti paesi stranieri) riesce a far fruttare quel “poco” dieci o cento volte meglio. Perché?

Mi auguro che la lettura del testo possa avviare, negli addetti ai lavori, meccanismi virtuosi di fundraising. Parlo di fundraising e non di raccolta fondi.

Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno contribuito, in vario modo, alla stesura del testo. Grazie a Marina Ripoli, Antonio Monizzi, Diana de Martino, Piero Paoletti, Antonella Giacobbe, Francesca Zagni, Daniela Motti, Salvatore Di Falco, Marina Pepe, Annalisa Lalumera, Ivano Russo, Teresa D’Urso e Beatrice Lentati.

Un grazie speciale al fotografo Alessandro Pone per le belle foto che ha voluto fare a me e a Gabriele.

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