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Donazioni in Italia: un piccolo passo avanti ma non basta

 

L’Istituto Italiano della Donazione, insieme ad altri partner, ha presentato, il 3 ottobre, a Roma il rapporto 2019 sulle donazioni di fondi in Italia ;“Noi doniamo – edizione 2019” . L’indagine, sempre molto curata, è ottimo spunto di riflessione per chi si occupa di fundraising.

Tre gli aspetti sotto la lente di ingrandimento: la donazione monetaria, il volontariato e la sfera delle donazioni biologiche.

Rispetto alle donazioni in denaro, la ripresa è molto timida. Si parla di un 18,8% (18% lo scorso anno), che ci posiziona quasi come fanalino di coda in Europa. Gli italiano donano poco e dopo le ultime tempeste mediatiche sulle ONG, donano anche di meno. In 10 anni la quota è scesa dal 30 al 18,8%.

L’Istat riporta nell’indagine sulle famiglie italiane che, nel 2018, sono stati 7,65 milioni gli italiani ad aver effettuato almeno una donazione in denaro negli ultimi dodici mesi, 108.000 in più rispetto al 2017. Secondo i dati BVA Doxa “Italiani Solidali”, nel 2018 è aumentato anche il numero di coloro che dichiarano di aver fatto almeno una donazione informale nell’ultimo anno (dal 31% del 2017 al 44%). Sempre secondo l’indagine BVA Doxa, il motivo principale della mancata donazione ad un’organizzazione è l’assenza di fiducia: vale questa motivazione per il 24% delle persone, mentre il 21% adduce motivazioni di scarsa trasparenza o comunicazione sull’uso dei fondi.

Secondo l’indagine multiscopo di Istat, alla data del 2018 risulta composto da 5,54 milioni l’universo di persone dedite ad attività gratuite in associazioni di volontariato, 1,82 milioni impegnate in altre associazioni, 507.000 prestanti opera per un sindacato. Considerando un impegno medio mensile di 20 ore da parte dei volontari, si possono stimare 2 miliardi di ore donate ogni anno dagli italiani. Come riscontrato per la dimensione economica, il numero dei “donatori di tempo” appare stabile, o con variazioni molto contenute. Solo nelle associazioni di volontariato si passa infatti dai 5,47 milioni del 2017 ai 5,54 milioni del 2018.

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