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Fundraising per la politica post taglio numero dei parlamentari

 

Non molti sanno che i primi donatori di molti partiti sono i parlamentari. Sostengono, con una parte del compenso percepito per l’attività di parlamentare, i propri partiti. Sono donazioni un pò forzate ma ritenute come necessarie per il funzionamento della macchina organizzativa.

Non è un buon sistema, a mio avviso. E’ un sistema, o meglio, era un sistema molto veloce per assicurarsi notevoli entrate ma che non ha consentito, negli anni, lo sviluppo della partecipazione del cittadino-elettore al sostegno della politica. Nel prossimo futuro, con il taglio del numero dei parlamentari, ci sarà anche il taglio di queste donazioni.

Ci sono almeno due anni prima delle prossime elezioni politiche. Questo è il momento per investire nel fundraising per la politica. Il momento per un necessario cambio culturale. E’ il momento per spiegare ai cittadini perché siano fondamentali le donazioni per la politica e quanto siano collegate al futuro della nostra democrazia. La democrazia ha un costo ed è bene non dimenticarlo.

Da dove arrivano i soldi per le campagne elettorali di Mister X? Quanto costa il montaggio di un palco in piazza Y e chi lo paga e con quali soldi? Le campagne elettorali saranno possibili sono per persone ricche? Quanto costerà una campagna elettorale in un collegio con oltre un milione di abitanti?

Evitiamo di continuare ad applicare in politica, e nel peggiore dei modi, il triste sistema del do ut des

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