#Fundraising e #politica n° 58: sintesi della presentazione del libro

Martedì 10 giugno a Roma, presso la Sala RISL, è stato presentato il volume “Fundraising e comunicazione per la politica” scritto da Raffaele Picilli e Marina Ripoli. Hanno partecipato alla presentazione diversi politici, tra cui tesorieri ed ex tesorieri di partito. I lavori sono stati aperti da Pietro Paganini, presidente di Competere.eu e moderati da Roberto Race, segretario generale della stessa organizzazione.

Il libro è stato recensito dal Corriere della Sera e da altri quotidiani. Radio Radicale ha trasmesso in diretta l’evento. Qui, in sintesi, alcune riflessioni degli ospiti.

Per l’on. Misiani, già tesoriere del Partito Democratico, il fundraising è cruciale per il finanziamento dei partiti. A suo avviso il 2 per 1000 consentirà ai cittadini di sostenere i partiti in maniera libera. Sono però ancora poche le campagne di informazioni sul 2 per 1000. I politici, per chiedere fondi, devono metterci la faccia e il lavoro maggiore dovrà essere svolto a livello territoriale. Oggi, un limite è sicuramente rappresentato dalla possibilità di non pubblicare i nomi dei donatori e questo non aiuta certo la trasparenza nella rendicontazione.

Per l’on Bianconi, già tesoriere del PdL, un limite al fundraising è rappresentato dalla corruzione nei partiti, che ha radici lontane. Chi offre denaro spesso chiede una controprestazione non lecita. Bianconi è invece convinto che il rispetto della privacy sia fondamentale per incrementare le donazioni. Per trovare donazioni e donatori, i cittadini devono però tornare a credere nella politica come si faceva un tempo.

L’on Boccadutri, tesoriere di SEL, si dichiara sostenitore dell’ex finanziamento pubblico ma propone anche a modello il sistema tedesco che è una via di mezzo tra finanziamento dello Stato e donazioni dei cittadini. A suo avviso è necessaria coerenza tra il messaggio politico e la raccolta dei fondi e per questo la comunicazione va orientata in modo corretto. Non è convinto che il 2 per 1000 sia un sistema efficace perché la donazione è basata solo sul censo. Inoltre, a suo avviso, bisogna invece disciplinare la raccolta fondi dei singoli candidati (elezioni comunali e regionali) che oggi non sono obbligati a presentare rendiconti economici.

Per l’on. Librandi, tesoriere di Scelta Civica, il suo partito avrebbe la necessità di cominciare a fare fundraising. A breve, il partito raggiungerà il pareggio di bilancio ma dopo molto sacrifici e ingenti donazioni da parte dei parlamentari. Le precedenti attività di raccolta fondi sono state difficili e, a seguito del taglio dei finanziamenti pubblici, molte spese interne sono state tagliate o ridimensionate. Per Librandi i partiti devono tornare a essere credibili agli occhi dei cittadini.

Michele De Lucia, giornalista ed ex tesoriere del Partito Radicale, è contrario al finanziamento dei partiti diretto e indiretto. E’ invece convinto che sia necessario il sostegno dei cittadini affinché un partito possa essere libero e non dipendente da gruppi di potere.

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Un ringraziamento va a Inter Legis, a Massimo de Meo e ai suoi collaboratori per l’ospitalità offerta in occasione della presentazione a Roma, a Radio Radicale per aver mandato in onda l’incontro e alla società MyDonor, a Marco Parisini e Marco Cecchini, per aver donato alcuni volumi agli intervenuti alla presentazione.

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