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#Fundraising per la #politica n°84 : quanto è bello improvvisare

HannibalNel fundraising per la politica, come per gli altri tipi di raccolta fondi, improvvisare è la cosa peggiore che possiate fare. “Improvvisare” è un modo di comportarsi molto costoso, perché, mancando la pianificazione, le perdite di tempo saranno numerose. Improvvisare non è utile, perché non porta veri risultati, anzi, aiuta a fare figure da due soldi. Improvvisare non ha niente di professionale e solo un “non professionista” ve lo potrebbe proporre. Per questi motivi, bisogna organizzarsi per tempo.

Il colonello Hannibal Smith, a capo della squadra di ” A-Team” (nota serie Tv degli anni 80) chiudeva le sue missioni con una frase: “vado matto per i piani ben riusciti !”

Pianificare, organizzare, dedicarsi al fundraising. Non esiste la frase: “non ho tempo”. Voti, consenso e fondi fanno parte di uno stesso cerchio, sono le portate dello stesso pranzo. Eppure, nel nostro Paese, sembrano tutti a dieta.

Certo, esiste il fattore fortuna. Ma può funzionare una volta, non sempre.

Il fundraising va programmato perché c’è bisogno di tempo e calma per chiedere fondi. Barack Obama, moltissimi anni fa, ha iniziato le sue raccolte di fondi telefonando ai suoi amici più stretti: “Ciao, ho bisogno del tuo sostegno..ecc ecc” e chiudeva le telefonate chiedendo il numero della loro carta di credito. Perché ha telefonato quando invece poteva scrivergli una bella lettera? Semplicemente perché Obama aveva i consulenti giusti.

I primi 21 secondi di un incontro con il donatore fanno la differenza. Conviene davvero improvvisare?

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