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Informazioni asimmetriche: il presidente, il consiglio direttivo e il fundraising

Ho scritto questo post per il blog di Elena Zanella e come anticipo della mia lezione su people raising e gestione dei Consigli Direttivi che terrò all’interno del corso startupfundraing. Lo riporto perché mi sembra utile per riflettere su un rapporto, alcune volte, difficile tra consulente e organizzazione nonprofit.

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Quando si parla di attività di fundraising o di people raising è fondamentale che il rapporto tra consulente e Presidente/Consiglio Direttivo sia, non solo chiaro e trasparente ma anche senza asimmetrie informative.

Mi spiego meglio:

  1. Prima di chiedere una consulenza, il Presidente o uno o più consiglieri dovrebbero avere nozioni di base di fundraising o di people raising. Se non conosci la materia è difficile valutare una proposta e specialmente il futuro lavoro del professionista;
  2. È bene che il Presidente e il CD ricordino che il fine del fundraising non è solo quello di portare denaro. Per la sola “raccolta di monetine” non c’è bisogno di un consulente. Il fundraising serve ad accrescere il network intorno all’organizzazione, a trovare donatori grandi e piccoli e a fidelizzarli, ad aumentare la visibilità dell’organizzazione e la sua reputazione e a portare, quindi, fondi;
  3. Un CD che decide di investire in fundraising o in piani di people raising non può farlo solo sulla base del prezzo offerto dal consulente. La presentazione di un efficace piano di lavoro, gli anni di esperienza, i casi di successo, il numero di clienti, l’aggiornamento continuo e le pubblicazioni fanno la differenza;
  4. Un CD e il suo Presidente devono aspettarsi, da un consulente, un lavoro professionale ma non i miracoli. Un conto è raccogliere fondi o trovare volontari per associazioni impegnate nella ricerca scientifica e un conto è per quelle impegnate nella salvaguardia dell’ambiente o del patrimonio culturale. I risultati non saranno mai gli stessi perché le buone cause non sono le stesse;
  5. Una grande o piccola organizzazione, per funzionare, deve essere ben gestita. Un CD o un Presidente senza “formazione manageriale” non raggiungerà mai risultati importanti. Oggi, sono molti i centri che offrono formazione specifica. Si tratta solo di agire;
  6. Il consulente deve lavorare con etica. Un CD e un Presidente che vogliono che arrivino donazioni “a tutti i costi” e da chiunque, sono pericolosi sia per l’organizzazione e sia per il buon nome del Terzo Settore.

 

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