BeAfundraiser!

Fundraising e comunicazione per la politica: domande e risposte

 

Alcune domande e risposte per capire meglio il fundraising per la politica ed il suo funzionamento.

 

Qual è l’importanza della comunicazione nella politica italiana?
Oggi abbiamo strumenti di comunicazione di massa come tv, internet e web radio ma questo non basta. Quando Amintore Fanfani, nel 1954, diventò segretario della Democrazia Cristiana capì che doveva dare diffusione capillare al partito attraverso l’apertura di sedi locali e così, nel giro di pochi anni, ogni piccolo comune ebbe, oltre alla farmacia, alla stazione dei Carabinieri e al droghiere, la sede della Democrazia Cristiana. Seguì il percorso del Partico Comunista. Gli altri partiti cominciarono ad adeguarsi e diedero vita ad una rete che oggi sta scomparendo. Erano certamente altri tempi, ma almeno le persone si parlavano, si confrontavano e comunicavano.

Quali sono gli effetti dell’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti?
L’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti sta portando ad una situazione paradossale e pericolosa: il ritorno del finanziamento illegale, ancora più spinto di prima.

Torna in Italia il finanziamento illecito?
Il finanziamento illecito, anche se in forme diverse, è sempre esistito nel nostro Paese. Basti pensare che già duemila anni fa, Catilina e Catone, utilizzavano vino e zuppa come merce di scambio per ingraziarsi i propri elettori e al vitto, aggiungevano ingressi gratuiti alle meravigliose Terme di Diocleziano a Roma. “Ricordati di votare Catilina alle prossime elezioni. È lui che ti ha offerto questo vino” è l’iscrizione che si può leggere all’interno di una coppa. Oggi arriva alla politica sotto forme diverse e si fa molto poco per limitare o azzerare il fenomeno. Tutto questo fa male al fundraising per la politica.

Perché era utile il finanziamento pubblico?
Quando lo Stato finanziava i partiti, i fondi non servivano solo al finanziamento delle strutture amministrative ma anche a sostenere le campagne elettorali di molti candidati, specialmente di quelli impegnati in Collegi particolarmente difficili.
Abolito il finanziamento pubblico, la politica dovrebbe finanziarsi attraverso donazioni private e quindi iniziare ad usare il fundraising.  Il Parlamento, nel 2014, decise di tagliare il finanziamento pubblico perché, in tre anni, i partiti si organizzassero per raccogliere donazioni private attraverso il fundraising.

I partiti stanno utilizzando il fundraising per la politica?
I partiti oggi utilizzano pochissimo (e spesso, male) il fundraising. Basta leggere i dati del 2 per 1000. La maggioranza dei partiti ha affrontato il problema della carenza di fondi con il sistema peggiore: drastici tagli del personale, chiusura sedi regionali e locali, aumento dei debiti, taglio dei finanziamenti delle campagne elettorali.

Quali tutele per chi sostiene la politica con donazioni?
Sono necessari maggiori controlli e assoluta trasparenza nella gestione delle donazioni. Servono codici di comportamento etico nella gestione delle donazioni. Serve una regolamentazione chiara delle lobbies.

Perché i cittadini non donano fondi alla politica?
Perché nessuno glielo chiede. Servono campagne pubbliche di sensibilizzazione al dono non solo da parte dello Stato ma anche da parte dei partiti e dei movimenti politici. Serve anche investire in formazione. Segretari, dirigenti, funzionari, tesorieri, devo capire come funziona il fundraising e perché è un parente molto lontano della raccolta fondi.
Per approfondire:

Fundraising e comunicazione per la politica” Rubbettino Editore, 2014 o anche “Come raccogliere fondi per la politica” Rubbettino Editore, 2018 oppure “Come organizzare eventi per il fundraising politico” Quaderni di fundraising, n°1.

Qui alcuni interventi video di Raffaele Picilli sul fundraising.

 

 

I commenti sono chiusi.